Quando e quanto ha senso investire in immobili
Gli immobili! L’investimento più amato dagli italiani!
So che mi sto avventurando su un terreno minato e ci tengo a dire che non ho nulla contro gli investimenti in immobili.
Li valuto come tutti gli altri investimenti, quindi hanno pro e contro.
In media, gli italiani sono possessori di case da generazioni.
Di solito finisce che ti trovi con la casa dei nonni intestata a te, con quella che ti sei comprata con il mutuo e magari con quella dei tuoi genitori.
Vuoi davvero comprare altre case ed investire in queste?
Di solito, non si considera un investimento la casa in cui si vive. Ma se ci pensi, lo è!!!
Significa che hai usato dei soldi per comprare qualcosa che forse un giorno rivenderai o lascerai ai tuoi figli o nipoti. Questo si chiama investire. È vero che utilizzi anche il tuo investimento. è vero anche che ti costa mantenerlo ogni anno per via delle tasse, delle spese di manutenzione, per la ristrutturazione straordinaria, spese condominiali, tasse comunali e via così.
Quindi è un investimento con un costo di gestione.
Oltre a questo, potresti pensare di investire in immobili per affittarli o rivenderli o creare delle strutture ricettive tipo affittacamere o bed and breakfast.
Ha senso?
Devi farti un po’ di conti in tasca.
Quanto stai investendo in immobili, compresa la casa in cui vivi?
Che percentuale è del tuo patrimonio complessivo?
Se sei già oltre il 50%, potresti esporti ad un eccessivo sbilanciamento in una unica forma di investimento.
Qual è il problema? Se il mercato immobiliare si ferma, se non ci sono richieste di affitto per quella zona, se gli inquilini non pagano, tu stai concentrando i rischi in un’unica area.
È come se avessi investito tutto in una sola azione di una sola società.
È chiaro che dipende molto dalla zona in cui possiedi gli immobili, dal tipo di casa, dalle tendenze del mercato…
Insomma, per investire in immobili bisogna fare uno studio di fattibilità e avere chiaro quali potrebbero essere gli scenari, positivi e negativi, che potrebbero presentarsi.
Ad esempio, se individui una zona in espansione e con prezzi ancora bassi, potrebbe essere una buona occasione per comprare e rivendere, sempre considerando il peso complessivo degli immobili da te acquistati.
Ricorda anche che sono immobili, quindi non puoi venderli a pezzi, non puoi trasportarli da un’altra parte, non puoi evitare tasse e manutenzioni.
In maniera sensata, non conviene mai investire più del 30% in un unico settore, qualunque esso sia.
Ma questa percentuale è spesso superata da noi italiani, che siamo così affezionati al mattone.
A volte dimenticandoci che il valore delle case non sempre aumenta, come stiamo osservando in questi ultimi anni, nella maggior parte delle città.
Quindi puoi rischiare di comprare una casa e di doverla vendere ad un prezzo inferiore.
Se a questo aggiungi tutti i costi che hai sostenuto ogni anno, alla fine quando hai perso nella vendita di una casa sotto costo?
Questo delle spese cumulate negli anni è un calcolo che le persone non fanno quasi mai, ma è necessario per capire se l’investimento sta rendendo davvero.
Esattamente come per un investimento finanziario.
La grossa differenza è che con le case, non hai mai un valore aggiornato costantemente del loro prezzo e appunto i costi sono più difficili da calcolare.
Se vuoi investire in immobili, fai queste valutazioni:
- Prezzo acquisto
- Tendenza del mercato in quella zona
- Rarità o unicità dell’immobile
- Costi ristrutturazione
- Costo manutenzione periodica
- Tasse
- Costo eventuale finanziamento
- Canone medio affitti della zona
- Tipologia immobile (residenziale, commerciale, uffici, box auto)
- Valore in percentuale del totale degli immobili sul totale del patrimonio
Fammi sapere come sta andando!